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Le persone si fidano delle persone: lo storytelling

Lo storytelling può essere un buon modo per promuovere il tuo brand e la tua azienda: puoi sfruttare i codici narrativi per raggiungere le persone che vuoi portare nel registro clienti e permettere al pubblico di conoscerti attraverso qualcosa di diverso dal catalogo o dalla landing page.

Le persone si fidano delle persone, non degli slogan e delle offerte economiche. O, almeno, non sempre. Attraverso lo storytelling, puoi raggiungere aspetti emotivi che vanno oltre la scelta utilitaristica e che parlano a elementi antichi e sedimentati nella nostra anima, da tempo.

Perché lo storytelling funziona

Perché lo storytelling funziona? Semplice, è uno degli strumenti dell’inbound marketing: raggiunge l’utente nel momento in cui ha bisogno di te. In questo caso, non si tratta di creare articoli informativi per intercettare ricerche su Google, ma di trasmettere valori attraverso le emozioni.

Questa è la chiave dello storytelling, ecco perché funziona: riesce a essere un contenuto utile per l’utente da una prospettiva emotiva. Crea interesse, comunica informazioni e valori attraverso emozioni e lo fa senza interrompere la fruizione del contenuto, ma diventando a sua volta un elemento d’intrattenimento.

Cos’è e cosa fa uno storyteller

1. Uno storyteller è interattivo

La narrazione emerge dall’interazione, dalla cooperazione, dai commenti coordinati e dalla creazione attiva di contenuti tra narratore e pubblico.

2. Uno storyteller usa bene le parole

L’utilizzo di un linguaggio comune, moderno e di facile apprendimento, sia che si tratti di una lingua grammaticalmente perfetta, sia di una lingua social e moderna; il che comporta la distinzione tra la tradizionale narrazione e la maggior parte delle forme di scrittura appartententi alla categoria del web marketing.

3. Uno storyteller utilizza forme creative come la fantasia, la realtà adattabile e di fatti realmente accaduti

4. Uno storyteller presenta una storia

Lo storytelling comporta sempre la presentazione di una storia, una narrazione alternativa, una creazione di forte impatto social.

5. Uno storyteller incoraggia l’immaginazione attiva degli utenti

Nella lettura della storia, l’utente deve immaginare la storia.

Mission e Vision

Nell’economia della gestione d’impresa, la vision aziendale indica una sorta di vera e propria proiezione dello scenario immaginato dall’imprenditore nel futuro. Uno scenario basato su valori, ideali e aspirazioni della persona, da trasmettere in modo paritetico all’attività commerciale. La mission aziendale detiene l’onere di trasformare i concetti astratti proposti dalla stessa vision in qualcosa di concreto e capace di dare un ruolo effettivo all’impresa.

La questione principale è che sono due elementi importantissimi, anzi fondamentali, proprio dal punto di vista strategico. Rappresentano una sorta di stella polare, per quanto astratta e lontana, su cui si basano poi tutte le evidenze di strategie e di tattica.

Ecco un esempio famoso, di come Disney vede la sua mission e la sua vision.

Missione: Essere l’azienda produttrice di divertimento più grande del mondo, mantenere la quota di mercato attraverso l’innovazione e la creazione di esperienze di divertimento.

Vision: Rendere felici le persone.

La mission è più corposa e deve esserlo, dal momento che il suo compito è spiegare un qualcosa di concreto, di descrittivo, ma entrambe sono il cuore dello storytelling e danno senso ai risultati aziendali.

Neuromarketing

Sintesi di neuroscienze, economia e psicologia, il neuromarketing sta diventando un paradigma sempre più influente tra le grandi aziende, che sfruttano i dati ottenuti dal monitoraggio dell’attività cerebrale dei consumatori per massimizzare le vendite.

L’obiettivo principale del neuromarketing è studiare le risposte che si attivano a livello cerebrale, nel momento in cui un potenziale cliente viene esposto a stimoli sensoriali quali una pubblicità, il packaging di un prodotto o il logo di un particolare brand. In questo modo, è possibile progettare strategie sempre più sofisticate per analizzare l’esperienza degli utenti e capire i meccanismi che guidano i comportamenti d’acquisto.

Perché il consumatore ha scelto proprio quel prodotto? Qual’è stato il suo coinvolgimento emotivo, e quali decisioni prenderà in futuro? Il neuromarketing è in grado di rispondere a queste domande, tramite analisi complesse che uniscono competenze provenienti da ambiti diversi. Anche questi sono tutti i contenuti che rientrano nella narrazione aziendale.

Michela Cavaliere
Psicoterapeuta e autrice